Carte relative all'Università in altri Archivi torinesi
Almeno altri sei importanti istituzioni culturali torinesi conservano, per ragioni di sviluppo storico- istituzionale, carte dell'Università relative alla sua storia più antica e non solo.
L'Archivio della Curia arcivescovile di Torino conserva i più antichi documenti di laurea, quattrocenteschi, che si trovano in ordine sparso, tra rogiti di varia natura, nei Protocolli notarili. Sulle vicende dei primi due secoli di vita dell'Università ha scritto approfonditamente Irma Naso nei volumi Alma Felix Universitas Studii Taurinensis (2004) e Insignia Doctoralia (2008).
L'Archivio di Stato di Torino custodisce cospicua documentazione relativa alla creazione e al funzionamento della Regia Università, degli altri istituti di istruzione superiore e di varie istituzioni culturali tra il XIII e la metà del XIX secolo, nonché quanto sopravvissuto al bombardamento del 1942 delle carte già conservate dall'Archivio universitario e trasferite presso le Sezioni Riunite.
L'Archivio della Città di Torino può offrire, nelle serie Carte sciolte e Ordinati, indispensabili fonti per lo studio dei primi tre secoli di vita dell'Università, quando il Comune ospitava l'Ateneo in un edificio di sua proprietà tra via Doragrossa e via dello Studio (le attuali via Garibaldi e via San Francesco d'Assisi) e provvedeva al pagamento degli stipendi, nonché fondi otto-novecenteschi che documentano la collaborazione tra amministrazione cittadina e statale nella gestione dell'attività universitaria. Particolare interesse riveste anche la collezione Simeom, in cui sopravvive, tra l'altro, un prezioso elenco dei laureati dell'Università di Torino del Seicento, tratto dai registri originali, oggi perduti.
Presso la Biblioteca Nazionale Universitaria si trovano depositate le tesi di laurea antiche, a stampa, a partire dal 1738 fino agli anni Sessanta dell'Ottocento, quando la responsabilità della conservazione passò dalla Biblioteca alla Segreteria dell'Università. Di queste, le tesi fino al 1830 sono state oggetto di un progetto di catalogazione informatizzata e sono ora ricercabili sull'opac piemontese Librinlinea. La stessa Biblioteca Nazionale conserva anche numerose dispense, un registro dei laureati in architettura (1809-1813) e un indice degli elaborati di disegno di architettura civile e idraulica (1723-1861) da ricondursi agli esami di laurea, parzialmente conservati dall'Archivio universitario.
Di notevole interesse e valore risultano anche carte e manoscritti di personalità illustri che insegnarono nell'Ateneo torinese, come quelli di Amedeo Avogadro e Giovanni Plana presso l'Accademia delle Scienze e l'archivio personale di Carlo Promis, depositato a metà del Novecento presso la Biblioteca Reale. Quest'ultima annovera nel proprio patrimonio anche due elenchi manoscritti di laureati in Teologia, Leggi e Medicina tra il 1720 e il 1760.
Un caso particolare, infine, è costituito dalle carriere di ingegneri e architetti, che si formavano presso l'Università di Torino fino all'istituzione della Regia Scuola di applicazione per gli ingegneri nel 1859. Per ricerche sul periodo successivo si rimanda quindi agli archivi del Politecnico di Torino (nato nel 1906 dalla fusione della Scuola di applicazione con il Regio Museo Industriale di Torino).