mostra: UniTo nei secoli. Identità, emblemi, rappresentazioni della tradizione
L’Archivio storico partecipa alla Notte dei ricercatori e delle ricercatrici 2023 con una mostra dedicata al tema dell’identità visiva.
Quando: Venerdì 29 settembre 2023
dalle 17.30 alle 24
Dove: Palazzo del Rettorato, via Po, 17 - via G. Verdi, 8
Ingresso libero e gratuito
Insieme a documenti che ne descrivono la genesi sarà esposto il Gonfalone dell’Università, appena restaurato grazie a un cantiere didattico svolto nell’ambito del corso di laurea magistrale in Conservazione e restauro dei beni culturali, in convenzione con la Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”.
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Commissionato dal rettore Silvio Pivano nel 1933, in vista dei Giochi Universitari internazionali e dei Littoriali dello sport, fu realizzato dalla ditta Colli su progetto di Giulio Casanova, professore di Ornato dell’Accademia Albertina di Belle Arti e già autore di quello della Città di Torino, avvalendosi dei consigli storico-araldici del professor Federico Patetta e di Vittorio Viale, direttore dei Musei Civici.
Intorno al toro, emblema di Torino, compaiono, con riferimento alla fondazione e ai primi secoli di vita dell’Ateneo, gli scudi di Ludovico di Savoia, Principe d’Acaia (1404), dell’Imperatore Sigismondo (1412), del Duca Emanuele Filiberto di Savoia (1566). Seguono i simboli delle città che storicamente hanno ospitato l’Ateneo, Chieri, Savigliano e Mondovì, insieme a Vercelli, sede di un’Università nel 1200, e a Novara, sede della Scuola di Ostetricia. In testa, nel fregio dorato, compaiono i simboli delle quattro Facoltà. In cima all’asta che lo regge svetta una Vittoria alata, copia in piccolo di quella realizzata nel 1928 da Edoardo Rubino per il Faro della Vittoria sul Colle della Maddalena.
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Solo pochi anni prima della realizzazione del gonfalone, nel 1925, si pensò per la prima volta di adottare come sigillo per gli atti ufficiali l’emblema (oggi logo) col toro che poggia su tre libri, sormontato dall’aquila che fissa il sole. Era rettore Alfredo Pochettino e l’Università si avviava a celebrare il quarto centenario della nascita di Emanuele Filiberto, ponendo in essere un’imponente opera di ristrutturazione edilizia del Palazzo del Rettorato, con una cura particolare per l’Aula Magna, in un clima di grande fervore filo-dinastico. Come modello fu assunto l’originale del 1615 dell’Archivio di Stato, scoperto in quegli anni grazie alle ricerche storiche sull’epoca di Emanuele Filiberto.
Anche il recente ridisegno del logo dell’Università in forme più confacenti agli utilizzi e alle estetiche contemporanee (2022) è rispettoso di tutti gli elementi simbolici presenti nell’originale. I tre libri, che si collocano alla base della composizione e rappresentano le tre facoltà originarie del nostro Ateneo (Teologia, cui allude la croce, Giurisprudenza, Medicina e Arti); il toro, che è il simbolo della Città di Torino; l'aquila coronata, emblema dell’imperatore, di cui i duchi di Savoia erano vicari; ma anche simbolo della conoscenza, in quanto unico animale in grado di guardare il sole, origine del sapere nella simbologia del tempo.